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Pensieri in Bicicletta
Gianni Rodari
Claudio Gregori
“La bicicletta è magica. Attraversa la bellezza. Viaggia. Percorre lo spazio e il tempo, il dolore e la speranza. E, poi, racconta. Parla di scoperte, avventure, sfide, progetti, gioie e tragedie. È santa e demoniaca. Scuote. Risveglia. Turba. Accende miraggi. Così a Cesiomaggiore a maggio Coppi riappare sulle Dolomiti. Pantani rinasce. Tornano a volare. Come “I Fidanzati in bicicletta” di Chagall. Riscrivono favole. Come la “Fiaba della bicicletta” di Emilio Tadini. Come i ciclisti di Vico Calabrò. Perché la bici appartiene al cielo. Come le stelle”
“Se avessi una figlia, la metterei in sella perché impari ad affrontare la vita”
Émile Zola
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“La scoperta del mondo parte per me dalla dalla bicicletta”
Maurice de Vlaminck
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“La bicicletta è l’immagine visibile del vento”
Cesare Angelini
“È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte, e non hai un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta”
Ernest Hemingway
“La bicicletta era la velocità giusta per lui: la velocità di chi può permettersi di fissare persone e fatti al ritmo adeguato. Solo in bicicletta puoi sorprendere le cose senza essere visto, come sanno fare i poeti”
Alessandro D’Avenia
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“La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano: essa riduce al minimo il contatto con la terra, e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare”
Mauro Parrini
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“Il piacere di andare in bicicletta è uno di quei piaceri di una volta che hanno il diritto di ritornare perché insostituibili. Dalla sella della bicicletta vediamo il mondo in modo un po’ diverso, lo cogliamo in un certo senso dall’alto. Muovendoci ad una velocità che ci consente di leggerlo bene, lo gustiamo nei suoi particolari e possiamo soffermarci su dettagli interessanti e suggestivi”
Dino Villani
Filastrocca del gregario
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Corridore proletario,
che ai campioni di mestiere
deve far da cameriere,
e sul piatto, senza gloria,
serve loro la vittoria.
Al traguardo, quando arriva,
non ha applausi, non evviva.
Col salario che si piglia
fa campare la famiglia
e da vecchio poi si acquista
un negozio da ciclista
o un berretto, anche più spesso,
con la macchina per l'espresso.
“Sulla strada il povero può battere il milionario”
Maurice de Vlaminck
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“La bici è più di uno sport, è un bene sociale”
Pierre Giffard
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“Prendi una biciletta. Non lo rimpiangerai, se sopravvivi”
Mark Twain
Ivan Illich,
Elogio della bicicletta
“La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un’auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un’unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un’ora ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta”
“Le ruote di una bici sono come le lancette di un orologio: girano lentamente ma possono andare molto lontano rotolando verso il futuro senza fretta”
Enrico Caracciolo
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“La bici incarna il mito dell’uomo libero”
Aligi Sassu
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“Il ciclismo è la fatica più sporca addosso alla gente più pulita”
Giampaolo Ormezzano
Didier Tronchet
“Dall’alto della bicicletta, il mondo è diverso. Innanzi tutto, proprio grazie all’innalzamento del punto di vista il ciclista è indiscutibilmente, fuori dalla mischia. Busto eretto, mento in alto, il ciclista fluttua al di sopra della moltitudine, senza disprezzo, ma senza nemmeno curarsi delle desolanti contingenze della terraferma”
“Due amanti in bicicletta non attraversano la città, la trapassano come una nuvola, su pedali di vento”
Didier Tronchet
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“Quelli che vanno in bicicletta sanno che nella vita niente è mai piatto”
René Fallet
“La bicicletta è un modo di accordare la vita con il tempo e lo spazio, è l’andare e lo stare dentro misure ancora umane”
Sergio Zavoli
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“La bicicletta è un atto di espressione creativa, una forma d’arte che cambia ogni volta che qualcuno va in sella”
Charles Youel
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